lunedì, marzo 05, 2007

Noi contro il Resto del Mondo; vincono i secondi

Prima sfida contro un avversario esterno e sconfitta di misura per i "nostri" gagliardi. Avversario battinilissimo tanto che si può tranquillamente dire che la partita è stata persa da "noi stessi" piuttosto che vinta dagli "oppositori". I nostri in ampio vantaggio all'inizio partita, si fanno recuperare per almeno 5 disattenzioni a centrocampo o su dribbling in difesa decisamente da evitare. Di seguito le pagelle:

Rinzi: 5 1/2. Forse non sente la sfida tra i reparti e per la prima volta si trova circondato da "amici" markettari, sarà che era preoccupato per il cane, in ogni caso sembra aver lasciato la testa e a volte anche le gambe negli spogliatoi. Inizia prima punta ma tende a nascondersi e quindi viene poco servito. Manca di reattività e di corsa e sembra neanche volervi mettere la verve minima per arrivare sulla palla. Sulla fascia è quasi completamente anonimo e diventa spettatore non pagante mentre osserva Caracciolo e Matteo che gli si incrociano davanti. Non riesce a conversare come ai bei tempi con il fidato Felson, ma è serata no e quindi tutto sembra più difficile. Prova qualche tiro ma sembra Diletta prima dell'operazione quando però toglieva le lenti. Arretra in difesa quando oramai ha assunto la postura a brocca; da lontano, vedendo questo "pennellone" alto e magro sembra di vedere la stecca di una bandiera con l'occhio privo di cattiveria. A rotazione va in porta ma anche qui è privo di verve e sembra Diletta dopo l'operazione ma quando ancora portava le bende. Demotivato.

Felson: 5 1/2. Le cose sono 2: o è il fratello siamese di Rinzi oppure si completa talmente bene con questo che se il primo non gira, non gira neanche lui. Oramai lontano dalla condizione della prima partita sembra proseguire più sui livelli dell'ultima partita giocata. Questa volta si ricorda le lenti quindi un problema lo risolve: quello di vedere dove corre. E' l'uomo di fascia della squadra ma oramai le sgroppate sono un lontano ricordo ed è un peccato vista la pochezza del suo dirimpettaio sulla stessa fascia. Potrebbe partire per almeno 3 volte a campo aperto ma è poco lucido e non riesce ad arrivare a buon fine. Qualche fraseggio in avanti con Caracciolo e con Matteo, ma non punge. Si infortuna alla mano quasi subito con conseguente taglio e sangue e questa cosa lo destabilizza ancora di più. Forse per questo motivo perde la lucidità a centrocampo e regala in maniera a volte insiegabile, in almeno tre occasioni, la palla all'avversario. Da ricordare un "colpo di tacco" a centrocampo quando aveva 3 uomini avversari intorno, risultato: 3 avversari di fronte al portiere e conseguente gol. In difesa prosegue sulla poca lucidità e tende a perdere l'uomo marcato subendo i richiami di Andrea aka McAndrew. Confuso.

Matteo: 6. Idolo della curva e dei compagni dopo la prima partita giocata tra le fila dei markettari sente forse un po' la sfida con gli avversari esterni o forse è affaticato fisicamente avendo giocato anche in coppa pochi giorni fa (Caracciolo ha avuto la brillante idea di stancarlo...). Si muove avanti svariando sulle due fasce ma i fraseggi con Caracciolo sembrano meno lucidi rispetto la scorsa partita. Un paio di invenzioni interessanti sotto porta ed una traverso oltre a qualche gol di buona fattura. Torna ad aiutare in difesa e fa girare il pallone ma senza la convinzione di cui è capace. Da premiare il fatto che si fa vedere continuamente e non si nasconde, ma anche lui a volte sembra giocare con poca voglia. Lodevole qualche tiro e la volontà di non arrendersi quando gli avversari passano in vantaggio ma sembra subire l'involuzione generale della squadra e non riesce ad essere pericoloso come saprebbe e potrebbe fare. Tende a non saltare l'uomo un po come Cesar e a cercare con troppa insistenza il fraseggio, ma forse poco supportato, non riesce a lasciare il segno. Ovattato.

Caracciolo: 6. L'aver giocato la coppa a metà della scorsa settimana con gli amici della comunità di recupero forse non aiuta ad essere lucido come ai bei tempi. Corre meno rispetto il suo solito, ma la grinta ce la mette sempre. Rimane sempre il più pericoloso dei nostri e con la palla al piede incute timore agli avversari. Realizza la sua quotidiana dose di gol, ma si vede che anche per lui non è proprio la miglior serata. Si scompone emotivamente dopo qualche falletto e spinta di troppo e forse un po' di nervosismo incide anche sulla prestazione leggermente in flessione. Si incaponisce a volte troppo nel portare palla. Non riesce a trascinare per mano la squadra e molla nel finale quando i "nostri" subiscono 3 gol in pochi minuti. Forse è l'assidua ricerca dei buoni pasto che lo distrae, ma si becca anche qualche fisco dalla curva per qualche triangolo non chiuso per eccessivo egoismo. Anche i fraseggi con Matteo risentono di questo particolare stato psico/emotivo e sono più le volte che prova a fare tutto da solo. Se la prende con alcuni compagni che colpevolmente dopo i cambi in porta non rispettano i ruoli. Nervoso.

Andrea: 6+. A detta dei suoi compagni negli spogliatoi in attesa dell'acqua calda viene eletto uomo partita Sky. Si piazza sin da subito nella parte del campo che predilige: la difesa. Inizia con fare deciso e dopo pochissimi minuti regala un pallone calibrato col contagiri per la testa di Felson che però non conclude. Rimane e sis acrifica per tutta la partita nella sua metà campo tanto che non si ricordano suoi tiri in porta degni di questo nome. Solo verso il finale prova di rabbia dopo un dribbling a centrocampo a tirare ma con poca velleità. In netta crescita fisica tanto che si inizia a reintravedere in lontananza la parvenza di un atleta. Da regista difensivo regala palloni a destra e sinistra cercando la manovra rispetto al cross lungo. Esegue il compito diligentemente anche se vorrebbe sempre far meglio. Un paio di errori regalano palla agli avversari ma si rifà subito con un intervento plastico a mano aperta quando gli è toccato il turno tra i pali; dopo questo intervento applausi scroscianti da tutta la squadra. Oltre ad organizzare il gioco prova anche difendere e la maggior parte delle volte con successo. Controlla da dietro e prova a dare sicurezza alla squadra. Sul finale si demotiva vedendo la situazione degenerare e si innervosisce con 2 azioni di forza e conseguenti parolacce ed occhiatacce agli avversari (secondo il vecchio motto: se perdi almeno buttala in caciara). Attento.

In conclusione mi sembra di poter dire che l'ossatura della squdra è pressochè fatta e bisogna solo trovare l'intesa con altre partite di questa caratura. Si iniziano a serrare le fila, la sconfitta non demotiva ma fortifica.

Le belve sono libere! C'mon

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Sicuramente il Fiabeschi in questi giorni è poco lucido (causa Amore) e siamo sicuri che presto tornerà sui propri passi.

Altrimenti ci penseremo noi a farcelo tornare...a modo nostro!

10:05 AM  

Posta un commento

<< Home